Sarà che non la mangiavo da tanto tempo. Sarà che amo idolci ricchi e setosi. Sarà che la componente memoria gioca sempre un ruolofondamentale nel mio apprezzare i sapori, e questa mi ricordava seratesarde niente male. Sarà che voglio giustificare l’evidenza ma, dal mio modestopunto di vista, la crème brulée è la più buona crema coagulata che possaesistere. Non ce n’è né per il budino, né per il crème caramel, né, tanto meno,per il flan.
In realtà, non è solo una questione di stati d’animo. Infatti,la crème brulée, in quanto a ingredienti, vince. C’è poco da fare.
Prima di tutto, la panna. La panna e non il latte. Capite?Già qui comincia la poesia. E poi i tuorli, non le uova. E visto che non cisono addensanti, ce ne vanno anche parecchi, perché saranno loro a coagulare ea gelificare la mia crema. Un bel po’ di lipidi, ma volete mettere la goduria?Non bisogna mica mangiarsene 12 porzioni! Magari 3-4… E gli aromi? Bacca divaniglia e scorza di limone. A me piace così. Ma gli aromi, in pasticceria, sipossono sostituire a piacere. Quindi: anice stellato, scorza d’arancia,cannella, lime… Un po’ di zucchero, ed il gioco è quasi fatto.
A questo punto, lasciamo da parte i sentimenti e torniamo innoi. Ci vogliono dosaggi e tecnica.
INGREDIENTI:
300 g panna fresca
½ bacca di vaniglia
½ limone (scorza)
72 g tuorli di uova di galline felici
63 g zucchero
PROCEDIMENTO:
In un pentolino, inserite la panna, la scorza grattugiata dilimone e la bacca di vaniglia che avrete precedentemente inciso nel senso dellalunghezza per poterne estrarre i semi. Portate a bollore, togliete dal fuoco ecoprite con della pellicola. Lasciate in infusione 10 minuti. Trascorso questotempo, preparate un pastello con tuorli e zucchero. Versate la panna filtratasul pastello mescolando con una frusta. A questo punto il composto è pronto peressere cotto. Versatelo in stampini di ceramica. Io ho utilizzato delle tazzineda caffè. Cercate di inserire lo stesso quantitativo di composto in ognistampo, al fine di rendere la cottura uniforme. Adagiate gli stampiniall’interno di un contenitore più grande, in cui avrete messo dell’acquafredda, in modo tale che questa raggiunga più o meno i ¾ dell’altezza deglistampini. Coprite ogni stampino con dell’alluminio, al fine di evitare che sicrei una pellicina in superficie e cuocete in forno a 140 °C. La cottura (chedipende, come sempre, dal forno, dallo spessore delle pareti dello stampino edal quantitativo di composto) è ultimata quando, muovendo lo stampino, ilcomposto risulterà coagulato (quindi non liquido come al momentodell’inserimento in forno). Per una tazzina da caffè ci vogliono circa 15minuti. Fate raffreddare velocemente la crème brulée. Conservate in frigo permassimo due giorni (ma sappiate che non ci arriverà mai). Prima di servirla,spolverizzate la superficie con zucchero semolato (o zucchero di canna) e fatecaramellare con un cannello. Gustatela fredda, possibilmente con persone simpatiche (ma anche dasoli va benissimo).
A volte, per scrivere una poesia, basta aprire un libro diricette.
A presto,
Renée